Il Consiglio federale intende rafforzare la protezione dei valichi di confine secondari nel Canton Ticino

Berna, 15.06.2018 - Il progetto pilota per la chiusura notturna dei valichi secondari non ha avuto notevoli ripercussioni sul tasso di criminalità in Ticino. Tanto meno vi sono indicazioni che una chiusura a livello cantonale possa ridurre la criminalità transfrontaliera. Nella sua seduta del 15 giugno 2018 il Consiglio federale ha pertanto deciso di adottare altre misure.

In seguito alla trasmissione della mozione della Consigliera nazionale Roberta Pantani (14.3035), nel 2014 il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di prendere provvedimenti affinché in collaborazione con le autorità italiane, si potesse ottenere la chiusura notturna dei valichi di confine secondari, al fine di garantire una migliore protezione da parte di polizia e Corpo delle guardie di confine (CGCF).

Il Consiglio federale è consapevole dell’importanza del confine meridionale per la sicurezza. Negli anni passati sono state adottate varie misure per garantire la sicurezza nel Canton Ticino. Il rivisto accordo in materia di polizia con l’Italia permette ora una migliore collaborazione transfrontaliera. L’effettivo del CGCF in Ticino è stato aumentato e la Centrale cantonale di allarme a Bellinzona consente una più stretta collaborazione tra polizia cantonale e CGCF, per garantire la sicurezza del confine.

A marzo 2017, al fine dell’attuazione della mozione Pantani, il Consiglio federale aveva deciso di chiudere per un periodo di prova di sei mesi alcuni valichi di confine secondari. Dal 1° aprile al 30 settembre 2017 il CGCF ha messo in atto tale progetto chiudendo tre valichi. Dal progetto pilota, svolto in collaborazione con le autorità ticinesi, è risultato che una chiusura a livello cantonale dei valichi di confine non avrebbe una notevole incidenza sul tasso di criminalità. Da colloqui con l’Italia è inoltre emerso che una chiusura notturna dei confini potrebbe ripercuotersi negativamente sulla buona collaborazione nell’ambito della sicurezza dei confine e della migrazione.

Nella sua seduta del 15 giugno 2018 il Consiglio federale ha pertanto deciso di munire i valichi di confine secondari di barriere che vengono chiuse solo in caso di necessità, ad esempio quando la polizia organizza una ricerca. Inoltre ai conducenti deve essere segnalato che vengono sorvegliati da telecamere al momento del passaggio del confine.


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